
Il 21 gennaio scorso, il palco del Blue Note di Milano ha ospitato la Verdi Jazz Orchestra diretta da Pino Jodice in un progetto di arrangiamento orchestrale di brani di Jimi Hendrix. L'orchestra jazz costituita all'interno del Conservatorio di Milano e fortemente voluta dalla Direttrice Cristina Frosini, ha eseguito i raffinati arrangiamenti che Jodice ha scritto per la rock band guidata da Alex Usai, chitarrista cui era affidato il difficile compito di reinterpretare gli assoli di Jimi. La rilettura del classico repertorio hendrixiano è stato di altissimo livello, non solo per la qualità degli arrangiamenti orchestrali e l'esecuzione dei componenti della VJO, ma per la convincente performance della band composta oltre che da Usai, da Martino Malacrida (batteria), Pancho Ragonese (piano e tastiere) e Guido Block (basso elettrico e voce). "Purple Haze", "Foxy Lady", "Voodoo Child", "Red House", "Third Stone From the Sun" e, senza orchestra, "All Along the Watchtower" e "The Wild Cries Mary", sono stati interpretati in maniera credibile, grazie anche alla perfetta dizione inglese di Block (cosa rara tra le tribute band nostrane). I soli di Alex Usai hanno messo in mostra la personalità del chitarrista, con la sua Stratocaster bianca molto simile alla fedele compagna di Jimi, anche se l'acustica del Blue Note ha ammorbidito un po' l'intenzione rock del suono complessivo della band (PC).

