Dj, produttori, musicisti, promoter e discografici legati al mondo della dance si sono ritrovati lo scorso 4 dicembre al Sio Cafe di Milano, in occasione della 15esima edizione di Midance, unico evento italiano dedicato alla produzione, al placement, alla promozione e allo scouting in ambito dance-elettronica. L'appuntamento si tiene ogni primo lunedì di dicembre ed è organizzato da Riccardo Sada (giornalista), Katya Malagnini (dj/partygoer), Pier Di Stolfo (promoter/produttore) e Roberto Turatti (dj e produttore) con la collaborazione di numerosi partner. Gli organizzatori conoscono bene il Midem, l'IMS o l'ADE e non hanno alcuna intenzione di competere con queste importanti manifestazioni. Al Midance, artisti, produttori, giornalisti, speaker, dj e promoter si incontrano in un crocevia importante come Milano, per scambiare e ascoltare demo e promo, testandoli direttamente in console durante la serata. La partecipazione è gratuita (10 euro per il buffet) e prevede un programma di incontri in un clima amichevole e disteso.
È la prima volta che partecipo al Midance e quando arrivo al Sio Cafe intorno alle 20, probabilmente è appena terminato il primo incontro della serata, la masterclass organizzata dalla scuola per dj ReCreative 12 di Marco Sanseverino. In un angolo della grande sala ci sono le novità Pioneer DJ realizzate in collaborazione con Dave Smith (il padre del mitico synth analogico Prophet). Nel centro del locale sono disposti una serie di tavoli "apparecchiati" per gli incontri tra etichette e dj e produttori. Sono pronti per lo Speed Dance, che prevede il passaggio di ascolto di demo e promo da un tavolo all'altro. Mentre il Sio si riempie poco alla volta di nuovi ospiti, le chiacchiere tra gli addetti ai lavori presenti in sala fanno crescere il rumore di fondo, tanto che gli stessi dj in console centrale sono costretti man mano ad alzare il livello della musica diffusa. È questo il momento più interessante della serata; quello degli incontri personali in cui si fanno nuove conoscenze, si scambiano opinioni e si assumono nuove informazioni. Cose che sfuggono in gran parte agli stessi organizzatori dell'evento, così impegnati a portare avanti la scaletta ufficiale della serata. Si arriva velocemente alla classifica dei 100 personaggi che hanno influenzato maggiormente la scena dance italiana, elencata da Riccardo Sada con crescente entusiasmo (in verità, più suo che degli ospiti presenti, ma è un modo per ricordare quanta gente lavora per la dance italiana a tutti i livelli). È a questo punto che decido di tornare a casa salutando il mio ultimo incontro della serata, la vulcanica Masha Sirago, di cui è impossibile ricordare e qui elencare interessi e attività che vanno ben oltre la musica da discoteca. Esco con la convinzione che anche un mondo così apparentemente auto-riferito come quello della dance, può riservare a chiunque piacevoli scoperte, se vissuto con curiosità e senza pregiudizi (Piero Chianura).