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Eventi
Winter Namm Show 2016

Non c’è dubbio che con le nuove tecnologie i cambiamenti nel mondo della musica sono divenuti sempre più rapidi e radicali, sia a livello dei prodotti che del marketing. Per rimanere sempre informati sulle ultime tendenze, molti professionisti del settore attendono il Winter NAMM Show, “convention” sullo stato dell'arte nella produzione di strumenti, che si svolge ogni anno ad Anaheim in California a fine gennaio.  

Quest’anno, il Convention Center di Anaheim (cittadina nei pressi di Los Angeles, nota anche per essere la sede californiana di Disneyland) ha accolto la comunità internazionale dei professionisti della musica dal 21 al 24 gennaio. 

Organizzato dalla National Association of Music Merchants, potente associazione senza scopo di lucro dei rivenditori di strumenti musicali statunitensi, il NAMM Show prevede una sessione estiva e una invernale, che è considerata la più importante vetrina di strumenti e apparecchiature al mondo. Vengono presentate qui la maggior parte delle anteprime mondiali della produzione di strumenti per la musica occidentale, arricchite dalla presenza di molte star del music business nordamericano, che rendono il Winter NAMM un evento spettacolare da non perdere. Oltre ai padiglioni dedicati all’esposizione degli strumenti, lo show prevede concerti ed eventi organizzati nella piazza antistante e negli hotel adiacenti al Convention Center, con feste ed eventi privati in vari luoghi della contea, per i quali molti visitatori cercano di accaparrarsi i pass di ingresso.

Negli ultimi anni il NAMM Show ha ampliato notevolmente anche la parte formativa della manifestazione, aumentando anche lo spazio dedicato alle nuove strategie di marketing per i rivenditori di strumenti/negozi ma anche per gli artisti indipendenti, che sempre più spesso si trovano a dover riversare la propria creatività anche nella gestione dei propri "affari". D'altra parte, il mondo della musica è anche pur sempre un business e come tale deve essere gestito. Per raggiungere i propri obiettivi bisogna possedere e operare con metodo, disciplina e costanza, come per qualsiasi altro tipo di attività. La musica è un lavoro a tempo pieno e la strada verso il successo può essere molto lunga, perché, contrariamente a quanto si creda, i cosiddetti “overnight success”, cioè il successo dall’oggi al domani purtroppo non esiste. Fortunatamente esiste invece il NAMM, che ci aiuta a percorrere questa strada ampliando i nostri contatti e le nostre conoscenze soprattutto nel settore del business. “Your Network is your net worth”, ovvero la tua rete di contatti e il tuo valore netto! È per questo che ogni anno circa centomila persone partecipano al NAMM, siano esse distributori, rivenditori, musicisti e artisti famosi o emergenti, compositori, produttori, rappresentanti di case discografiche ed editrici, tutti curiosi e desiderosi di sviluppare i propri contatti.

Strategie di digital marketing per artisti emergenti

Quest'anno abbiamo assistito a diverse presentazioni sulle nuove strategie di marketing e abbiamo avuto il piacere di ricevere un po’ di consigli direttamente da Kevin Breuner, VP Marketing di CDBaby, piattaforma che permette agli artisti indipendenti la distribuzione digitale mondiale della musica su diverse piattaforme tra cui ITunes e Spotify. Se oggi gli artisti indipendenti hanno molte più possibilità di farsi conoscere e notare tramite i social media, è pero diventato più difficile riuscire a distinguersi tra tutta la nuova musica che viene pubblicata online ogni giorno.

Viviamo in un mondo digitale in continuo cambiamento e quindi la domanda costante che ognuno si pone è: quali sono le strategie di marketing utili per gli artisti emergenti nel 2016?

Kevin sostiene che il marketing sui social media sia fondamentale. Ma non basta annunciare l’uscita del proprio disco su Facebook o Twitter e chiedere ai propri fan di comprarlo. Ci sono addirittura artisti che elemosinano gli acqsuiti scrivendo su Twitter “Buy my music so I can eat!” ("Compra la mia musica così posso mangiare”) e questo è proprio un bell’esempio di cosa non fare! Al pubblico non piace essere costantemente bombardato con stimoli all’acquisto. Esso cerca invece un senso d’appartenenza, di significato e di adesione a una comunità. È quindi importante essere capaci di raccontarsi in modo originale così da poter comunicare con i propri fan a livello emozionale. Il pubblico prima di ascoltare la musica vuole sentirsi vicino e partecipe alla vita dell’artista. Infatti i social media hanno permesso un contatto molto più diretto tra artista e pubblico. Le persone vogliono essere parte della quotidianità, condividere le soddisfazioni e le difficoltà come in qualsiasi altra relazione interpersonale. 

“Marketing is about delivering a message” Kevin sostiene che il marketing mira a trasmettere in modo effettivo un messaggio, perché, egli sostiene "le vostre competenze e capacità nei social media, e-mail e altri canali di marketing non significano molto se non avete nulla che vale la pena di raccontare". È fondamentale quindi sapersi raccontare in modo unico e originale, comunicando la propria identità artistica che è strettamente collegata a quella personale. 

È quindi importante porsi le seguenti domande: “Chi sono a livello artistico? Cosa mi rende unico? Quali sono i miei ideali? Perché la musica è così importante per me? Cosa ha ispirato le mie canzoni e qual è il loro significato? Oltre alla musica, quali sono i miei interessi?”.

Viviamo in un mondo digitale e quindi dove li possiamo trovare i nostri fan? Online naturalmente! Al giorno d’oggi la presenza fisica a un evento può essere secondaria; esistono infatti molte piattaforme che permettono lo streaming di un’esibizione da qualsiasi luogo o direttamente dalla propria dimora, raggiungendo così tutti i fan a livello globale. Piattaforme come Youtube e Vimeo sono in continua crescita, i video sono infatti il modo migliore per raggiungere i propri fan, ed è quindi importante sfruttare questi mezzi. Per esempio, un modo per ampliare il proprio “reach” a livello globale è quello di registrare le proprie esibizioni live. Questo permette di generare contenuti video da pubblicare successivamente online. La pubblicazione di una canzone eseguita al concerto a scadenza settimanale sul proprio canale YouTube, crea un flusso continuo di novità da poter presentare ai propri fan, mantenendoli in costante interazione. Un’altra strategia è quella di registrare con arrangiamenti originali, la propria interpretazione di contenuti audio o video delle canzoni del momento. Il pubblico tende a cercare le nuove Hit online e così aumentano le possibilità di ottenere nuovi fan, che grazie ai motori di ricerca e alle parole chiave possono anche casualmente ascoltare queste cover create da nuovi artisti.

Un altro metodo per farsi "scoprire" è quello delle Playlist su Spotify, la nota piattaforma di streaming gratuito di quasi tutta la musica pubblicata. Su Spotify si possono creare delle playlist e seguire quelle create da altri utenti appassionati di musica che le rendono pubbliche. È così possibile seguire una playlist e ricevere qualsiasi aggiunta o aggiornamento a quest’ultima. Vi sono delle playlist che sono seguite da milioni di persone. Quindi riuscire a “intrufolare” la propria musica in una di queste playlist può aumentare notevolmente la propria visibilità oltre ad essere in alcuni casi anche redditizio. Un esempio è quello di Perrin Lamb, artista indipendente che ha guadagnato circa 56.000 dollari tramite lo streaming di una delle sue canzoni “Everyone’s Got Something”. Questo pezzo è stato aggiunto dal team editoriale alla playlist di Spotify “Your Favourite Coffeehouse” generando oltre 10 milioni di “streams”. Ovviamente tutelare i diritti dei propri brani e possedere i propri master è fondamentale per avere un riscontro economico di questo tipo.

Certo tutte queste strategie di marketing non funzionano se non si ha un prodotto di qualità, però non bisogna scoraggiarsi di fronte alle porte chiuse. “No” significa solo: “non in questo momento”. Sono la tenacia e la perseveranza le carte vincenti per raggiungere i propri obiettivi nella musica, come d’altronde in qualsiasi altro business...

Scilla Siekmann

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